Le Smart Cities: cosa sono?
(Un articolo di Marco de Mitri)
Si fa un gran parlare dell’argomento Smart City e dintorni, specie negli ultimi tempi, con la pubblicazione dei bandi nazionali in tema di città “intelligenti” (come il recente bando “Smart Cities and Communities”, che destina alle Regioni dell’Obiettivo Convergenza oltre 200 milioni di Euro). Ma cosa è una smart city?
Il “funzionamento” e la competitività delle città ai nostri giorni non dipendono solo dalle sue infrastrutture materiali (“capitale fisico”), ma anche, e sempre di più, dalla disponibilità e dalla qualità delle infrastrutture dedicate alla comunicazione (ICT) ed alla partecipazione sociale (“capitale intellettuale e sociale”). Il concetto di “smart city” individua l’insieme organico dei fattori di sviluppo di una città mettendo in risalto l’importanza del “capitale sociale” di cui ogni ambito urbano è dotato. Non si tratta quindi di fermarsi al concetto di “città intelligente” intesa come “città digitale”, ma di fare un passo in avanti.
Una città può essere classificata come smart city se gestisce in modo intelligente (“smart”, appunto) le attività economiche, la mobilità, le risorse ambientali, le relazioni tra le persone, le politiche dell’abitare ed il metodo di amministrazione. In altre parole, una città può essere definita come “smart” quando gli investimenti in capitale umano e sociale e nelle infrastrutture tradizionali (trasporti) e moderne (ICT) alimentano uno sviluppo economico sostenibile ed una elevata qualità della vita, con una gestione saggia delle risorse naturali, attraverso un metodo di governo partecipativo. É importante rimarcare come l’aspetto “smart” non debba essere collegato unicamente alla presenza di infrastrutture di informazione e comunicazione , ma anche e soprattutto al ruolo del capitale umano, sociale e relazionale (istruzione, cultura, ecc.), ed al riconoscimento del settore ambientale come fattore importante di crescita urbana. Anche l’Unione Europea ha dedicato un impegno costante per elaborare una strategia per raggiungere una crescita urbana “intelligente” per le sue città metropolitane.
Approfondiamo alcuni aspetti delle smart city, ponendoci sotto diversi punti di vista.
Dal punto di vista infrastrutturale, è importante che le risorse disponibili siano utilizzate “in rete” per migliorare l’efficienza economica e politica e consentire lo sviluppo sociale, culturale e urbano. Il termine infrastruttura ricomprende in senso lato la disponibilità e la fornitura di servizi per i cittadini e le imprese, facendo ampio uso delle tecnologie di informazione e comunicazione (telefonia fissa e mobile, reti informatiche, ecc.), evidenziando l’importanza della connettività come importante fattore di sviluppo.
Dal punto di vista economico, una città è considerata “smart” se approfitta dei vantaggi derivanti dalle opportunità offerte dalle tecnologie ICT per aumentare la prosperità locale e la competitività. Si ragiona quindi sulla creazione di città aventi caratteristiche tali da attrarre nuove imprese, aspetto è a a sua volta associato alla pianificazione territoriale della regione alla quale la città appartiene, che deve allo stesso modo essere realizzata in modo intelligente seguendo i medesimi approcci delle smart cities.
Dal punto di vista sociale, si evidenzia il ruolo del capitale umano e relazionale nello sviluppo urbano. In quest’ottica, una Smart City è una città la cui comunità ha imparato ad apprendere, adattarsi e innovare, con particolare attenzione al conseguimento dell’inclusione sociale dei residenti ed alla partecipazione dei cittadini nella pianificazione urbanistica e territoriale. Diventano quindi fondamentali iniziative come la progettazione partecipata e la consultazione on-line, per consentire ai cittadini di percepire una reale democrazia in relazione alle decisioni che li coinvolgono.
Dal punto di vista ambientale, emerge l’esigenza della sostenibilità, aspetto molto importante in un mondo dove le risorse sono scarse e dove le città basano sempre più il loro sviluppo anche sulla disponibilità delle risorse turistiche e naturali. In una smart city, in particolare, il loro “sfruttamento” deve garantire l’uso sicuro e rinnovabile del patrimonio naturale.
Dal punto di vista tecnologico, possiamo fare alcuni esempi concreti delle tecnologie di cui può dotarsi una Smart City. Possiamo ad esempio considerare una rete di sensori in grado di misurare diversi parametri per una gestione efficiente della città, con dati forniti in modalità wireless e in tempo reale ai cittadini o alle autorità competenti. I cittadini possono quindi monitorare la concentrazione di inquinamento in ogni via della città, ottenendo anche allarmi automatici quando il livello supera una certa soglia. Analogamente, è possibile per le amministrazioni ottimizzare l’irrigazione dei parchi, o l’illuminazione delle strade. Ancora: si possono rilevare perdite nella rete idrica, eseguire una mappatura del rumore, o impostare l’invio di avvisi automatici da parte dei cassonetti della spazzatura quando sono quasi pieni.
Nel campo del traffico stradale si può intervenire sui cicli semaforici per gestire la circolazione delle automobili in modo dinamico. Allo stesso modo, i guidatori possono ottenere informazioni in tempo reale per trovare rapidamente un parcheggio, risparmiando tempo e carburante e contribuendo alla riduzione della congestione stradale. Per il trasporto pubblico, è possibile implementare sistemi di monitoraggio e di avviso in tempo reale dei passaggi degli autobus alle fermate. Si tratta di tecnologie peraltro già in uso in molte delle nostre città, che aiutano molto i cittadini (ed i Comuni) nella gestione della vita quotidiana.
Il tema delle Smart City è quindi complesso ed affascinante, e sarà uno dei principali ambiti di ricerca e sviluppo dei prossimi anni. Le città si distingueranno tra di loro in modo forse anche più marcato rispetto a quanto avviene tra le rispettive nazioni, ed in questo processo saranno sempre più importante anche l’attività e la partecipazione diretta dei singoli cittadini per le decisioni da prendere e le misure da attuare nella loro città. L’uscita dalla crisi economica ed il miglioramento delle condizioni di vita di tutti passa anche da qui.
Nel 2013 incentivi per i veicoli elettrici. Ma le moto no!
Il testo adottato dalla commissione Trasporti e Attività produttive della Camera, che dovrebbe andare in aula a giugno, prevede consistenti bonus (a fronte di rottamazione) per chi acquista veicoli che emettono meno di 50 g/km di CO2 e incentivi minori, ma sempre interessanti, per chi sceglie mezzi che emettono fino a 95 g/km di CO2.
Se tutto andrà in porto, la cifra per chi prenderà un veicolo elettrico (il motore a batterie è l’unico ad emettere meno di 50 g/km di CO2) sarà di 5.000 euro nel 2013, 4.000 nel 2014 e 3.000 nel 2015. I mezzi che emettono meno di 95 g/km di CO2 (praticamente quelli a motore ibrido, a GPL, metano e perfino benzina, nel caso di certe city car) daranno diritto ad un bonus di 1.200, 1.000 e 800 euro nei tre anni in cui saranno adottati questi incentivi. Insieme agli incentivi, la norma prevede interventi infrastrutturali per migliorare la rete delle colonnine di ricarica.
Tutto bene, ma avete notato che abbiamo fin qui parlato di veicoli e genericamente di mezzi? Certo, perché nella proposta di legge non vi è la benché minima menzione alle moto o agli scooter. E dire che nella prima stesura del testo si parlava anche di due ruote, ma poi è cambiato tutto. Chissà cosa è successo. Di sicuro una cosa NON è successa: l’Ancma non è intervenuta a perorare la causa dei motociclisti e degli scooteristi, salvo in altre occasioni lamentarsi chiedendo genericamente interventi a favore del disastrato mercato delle due ruote. Questa sarebbe stata una buona occasione per farsi sentire. Un’occasione persa, proprio in un periodo in cui soprattutto lo scooter elettrico sta sempre più prendendo piede.
Speriamo sempre che possano intervenire modifiche, ma per ora non nascondiamo un certo sconforto (per non dire irritazione).
AGGIORNAMENTO: a seguito della nostra segnalazione, l’Ancma fa sapere che, come già detto, nella prima stesura le moto erano previste e che la loro “scomparsa” è dovuta probabilmente ad una… svista. C’è tempo fino al 31 maggio per modificare il testo che andrà in aula, quindi ora si sta lavorando per reintrodurre l’allargamento degli incentivi anche alle moto e agli scooter. Tutto è bene, se finisce bene.
Govecs free-style! Expo Motori Pisa 2012
Govecs free-style!
Expo Motori 2012 – Pisa
E-DAX presentata in occasione della manifestazione Raid Elettrico
SABATO 21 APRILE
ore 10.00 : partenza da castelnuovo Rangone (MO), attraverso il Passo delle Radici e San Pellegrino.
ore 17.00 : arrivo ed esposizione vetture elettriche in piazza Umberto Primo
ore 18.45 : esposizione bici e scooter elettrici
Risparmiocarburante.it in TV
ad UNO MATTINA
Video disponibile in streaming sul sito RAI.TV
Artioli s’inventa la Volpe
L’imprenditore bolzanino lancia la microcar elettrica
Eventi “Eco-mobilità”
Fiera Milano City 30/3/2012 – 1/4/2012 Fa La Cosa Giusta
Fiera di Rimini 30/3/2012 – 1/4/2012 My Special Car
Fiera di Padova 13/4/2012 – 15/4/2012 Elettromondo
Autodromo di Monza 24/5/2012 – 27/5/2012 Aria nuova
Fiera di bolzano 20/9/2012 – 22/9/2012 Klimamobility
Fiera di Bologna 7/12/2012 – 16/12/2012 Motorshow
I nostri Servizi
L’esperienza “elettrica” per molte persone é unicamente un concetto. Sovente un “preconcetto”.
Per dissipare dubbi abbiamo deciso di offrire ai nostri clienti i seguenti servi:
– offriamo TEST guida presso ns sede (Calcie e ns officina in Vicopisano)
– possiamo fare NOLEGGIO (solo maggiorenni, con patente moto);
– disponiamo di furgone coperto, con pianale basso anche ad uso officina mobile;
– possiamo consegnare a domicilio con nostro furgone anche veicoli senza imballo in cesta;
– effettuiamo ritiri per riparazione, check-up, tagliandi, servizio garanzia;
– provvediamo a fare immatricolazione (targa e PRA) per tutte le Motorizzazioni in Italia
– possiamo offrire consulenza assicurativa moto in tutta Italia (necessaria presenza fisica del cliente ns. sede)
– offriamo consulenza finanziaria, rateazioni bancarie;
– proposte leasing a ditte, utenti industriali, alberghi, utenti professionali; ecc..
– siamo convenzionati officine moto DEKRA Italia
– offriamo GARANZIA ESTESA fino 4 anni da prima immatricolazione (comprese batterie)
Per informazioni: tel 050 934272 ore 9-13 e 15-18 tutti i giorni feriali.
MOTO DAYS 8-11 Marzo: ci saremo!
Lieti informare che PROGETTIMOBILI.it sarà presente a MOTO DAYS 2012,
principale evento del centro sud e fiera delle due ruote, giunto alla 4 edizione.
saremo presnti nell’area GREEN, padiglione 5 con alcuni esemplari di due ruote
elettrici leggeri: la pieghevole E-DAX, uno (o due!) maxi e-scooter e bici elettriche.
Non mancate di passare a trovarci! Padiglione 5 – stand E15
Trattamento Dati Sensibili – Privacy
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Mobilità elettrica. I due ruote sono vincenti.
Progetti Mobili.it – Mobilità,Innovazione,Sostenibilità
Il nuovo millennio obbliga la nostra Società a ripensare – tra le mille problematiche – anche la più quotidiana risposta alla mobilità che deve finalmente orientarsi ai paramentri di eco-sostenibilità ambientale, di economia personale ed essere adeguata agli asset urbanistici che prevedono maggiori e più complesse densità abitative.
I veicoli elettrici saranno le uniche alternative ecologiche ai mezzi pubblici, la naturale migrazione della mobilità individuale dalle auto endotermiche e dagli scooter termici. Questo avverrà tanto nelle smart cityes e poi – finalmente – in tutte le città.
Il veicolo elettrico è divertente, agile, molto potente e facile da guidare, Uno scooter elettrico – di buona qualità – non vibra, è silenzioso ed é adatto per percorrenze quotidiane sia a brevissimo che a medio raggio. Si ricarica ovunque: basta una presa AC 220 Volts e non teme il clima avverso.
Lo scooter elettrico ha prezzi ormai vicini ad omologhi endotermici ma – a differenza di essi – ha un costo/utilizzo estremamente basso: la ricarica completa delle batterie di uno scooter elettrico costa da 0,30 € a 0,70 €. In altre parole 100 km possono costare al massimo 2 Euro!
Fino al 50% di sconto su assicurazione RCA rispetto ai termici. Una buona batteria ha una vita media di almeno 2 anni. Non si paga il bollo (tassa di proprietà) per i primi 5 anni e si riduce ad 1/4 per gli anni successivi.
La manutenzione necessaria ad uno scooter elettrico è minima: pneumatici, pastiglie freni, minimi check periodici. I motori elettrici non inquinano con emissioni dannose, non necessitano di olii lubrificanti da smaltire; le batterie esauste possono essere ritirate da noi che provvederemo allo smaltimento in tutta sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. I motori elettrici abbattono l’inquinamento acustico poiché non hanno combustione quindi niente marmitte.
(PROSPETTO CONFRONTO ELETTRICO/BENZINA)
Grazie al forte rendimento dei motori elettrici moderni, il bilancio economico di un veicolo elettrico é superiore rispetto ad un motore a combustione interna. I veicoli 100% elettrici usano energia elettrica prodotta in larga scala. Solo questo sarebbe una valida ragione di ecosostenibilità. A questo si consideri che oggi abbiamo anche grande disponibilità – perfino privata -di elettricità autoprodotta che può azzerare i consumi durante tutta la vita del nostro scooter elettrico. Quando l’elettricità è prodotta da fonti rinnovabili, possiamo parlare di energia per il movimento ad emissioni zero.
I veicoli elettrici possono circolare anche durante le giornate a traffico limitato e, ove previsto, nelle ZTL (zone a traffico limitato).
La mobilità elettrica è ideale nei centri storici e nei circuiti turistici: aree alberghiere, campeggi, strutture ricettive perché offre l’opportunità di spostamenti rapidi e agili ma anche silenziosi – per esempio durante sorveglianza o consegne notturne, garantendo la tranquillità di chi risposa e il rispetto dell’ambiente.
La mobilità elettrica leggera è la soluzione ideale anche per circolare in complessi aziendali o industriali molto vasti, dov’è difficile muoversi a piedi in tempi rapidi, che richiedono silenzio e aria pulita.
Mobilità elettrica – INCENTIVI ACQUISTO
Dal futuro alla realtà. Il mercato delle auto elettriche sembra pronto a compiere quel passo in avanti che porterebbe i veicoli ecologici a confrontarsi alla pari, o quasi, con i più tradizionali modelli a benzina e diesel. Infatti, per rilanciare il settore automobilistico ancora in sofferenza, molti paesi europei hanno deciso di proporre una serie di incentivi nei prossimi quattro anni, periodo nel quale diverse case automobilistiche hanno programmato l’uscita dei modelli a motore elettrico di ultima
generazione.
Gli incentivi in Italia
Proprio a ridosso delle vacanze estive le commissioni Trasporti e Attività Produttive hanno deciso di stanziare un fondo di 60 milioni di euro per assegnare incentivi a chi decidesse di acquistare un’automobile al 100% elettrica. I bonus di cui beneficeranno i futuri automobilisti, che verranno confermati definitivamente entro la fine dell’anno, ammonteranno a 5.000 euro nel 2012, 3.000 euro nel 2013, 2.000 euro nel 2014 e di 1.000 euro nel 2015.
Se la produzione di veicoli a impatto ambientale zero sarà accompagnata da una proliferazione dei punti di ricarica pubblici sul territorio nazionale, acquistare un’auto elettrica nei prossimi mesi potrebbe davvero rivelarsi un ottimo affare: oltre al fatto di svincolarsi dalle sempre più care pompe di benzina (o gasolio) e contribuire al rispetto dell’ambiente, gli incentivi governativi possono davvero far pendere l’ago della bilancia verso la scelta “elettrica”, a patto che il prezzo sia almeno paragonabile a quello delle auto tradizionali.
Auto elettrica quanto mi costi?
Perché le auto elettriche raggiungano l’obiettivo dichiarato del 10% di presenza sull’intero parco di auto entro il 2016, è necessario che siano economicamente accessibili alle tasche degli italiani, i quali spesso ricorrono ad un finanziamento per pagare, se non per intero, almeno in parte il costo della propria auto.
In questo caso si godrebbe di un doppio vantaggio: una riduzione di prezzo, data dall’incentivo statale, e un esborso immediato di denaro contenuto, o addirittura nullo, grazie alla possibilità di finanziare l’acquisto a tassi convenienti. Attraverso la banca dati di PrestitiOnline.it, comparatore di prestiti sul web che confronta oltre 10 Istituti di credito, abbiamo analizzato quanto pagherebbe un impiegato milanese di 35 anni se volesse comprarsi un’auto elettrica beneficiando dell’incentivo
statale di 5.000 euro.
Prendendo come primo esempio il modello Kangoo ZE della Renault (costo 20.000 euro), l’impiegato milanese riuscirebbe a “strappare” al concessionario, grazie agli incentivi, il prezzo di 15.000 euro. Se poi decidesse di finanziare l’intero l’importo riuscirebbe a pagarsi l’auto elettrica in 3 anni con rate da 464 euro mensili (TAEG 7,58%). Nel caso in cui richiedesse un prestito solo per il 50% del valore (quindi 7.500 euro), il nostro 35enne riuscirebbe a far scendere le rate mensili a 232 euro per 3 anni, o a 336 euro per 24 mesi, mantenendo sempre un indice sintetico di costo simile (7,50%).
Per un altro modello di casa Renault, la Fluence ZE, in arrivo a breve sul mercato italiano, il costo è di 22.200 bonus statale incluso. In questo caso il compratore riuscirebbe a coprire l’intero importo dell’auto con un finanziamento di 5 anni a rate mensili di 434 euro (TAEG 6,81%). Se il prestito fosse rivolto a coprire solo la metà del prezzo (11.100 euro), se la caverebbe con rate da 340 euro (TAEG 6,82%) diluite in soli 36 mesi. I restanti modelli di auto elettriche finora presenti sul mercato, o dei quali si conosce il prezzo di uscita, superano abbondantemente la soglia dei 30.000 euro, anche detraendo l’incentivo statale previsto. Quindi, per effettuare l’acquisto di una Mitsubishi i-Miev (prezzo di listino a 36.651), di una Peugeot iOn o Citroen C-Zero (entrambe a 36.111 euro), della Opel Ampera (41.950 euro) o di una Chevrolet Volt ( 42.900 euro), l’ipotetico impiegato 35enne troverebbe comunque ampia la scelta di prestiti fino a 30.000 euro: con un finanziamento di 5 anni a rate a partire da 588 euro mensili (TAEG 6,83%), il nostro acquirente riuscirebbe ad assicurarsi un’auto elettrica di ultima generazione e limitare ulteriormente l’impegno di capitale al momento dell’acquisto, anche grazie all’utilizzo dei bonus statali.
Scooter elettrici: uno schiaffo al carburante! (di Marco Simione)
Se questo doveva essere l’anno degli incentivi alla mobilità sostenibile, abbiamo iniziato alla grande, perché i prezzi del carburante per ora rimangono l’unico incentivo in grado di spingere il cittadino ad acquistare un veicolo elettrico. Se ieri elettrico era sinonimo di costoso, oggi è sinonimo di libertà (dal carburante), di ecologico e soprattutto di mutamento culturale! Sul fronte quattro ruote sono ancora nell’incubatrice, però sul fronte due ruote si fanno avanti scooter 50cc dal rapporto prezzo/qualità confrontabile con un motore termico.
Di recente il Ministro Clini si affaccia nuovamente sul mondo della mobilità sostenibile, annunciando l’incentivazione dei veicoli elettrici. Che sia la volta buona?
Ma per chi vuole semplicemente muoversi in tutta libertà, senza attendere l’arrivo dei famosi incentivi, senza subire il rincaro dei prezzi della benzina, senza essere soggetto a troppe tasse e limitazioni, senza i vincoli delle zone a traffico limitato, adesso può farlo e soprattutto può vantarsi di contribuire a un ambiente più pulito!
Di seguito effettuiamo una stima orientativa dei consumi di uno scooter elettrico, con uno scooter con motore termico, considerando una persona che compie 30 km al giorno, ad esempio per lavoro, per 300 giorni, quindi 9000 km l’anno.
Scooter con motore termico 2 tempi a iniezione, 50 cc., 2.200 euro.
velocità: 75-80 km/h – consumi: 30 km/litro – prezzo benzina: 1,75 euro/litro – consumo per ogni km: 0,06 euro – consumo annuo carburante: 540 euro – assicurazione: circa 200 euro – bollo: 20 euro. Si stimano approssimativamente 50 euro anno per altre spese.
TOTALE: 810 euro
Scooter elettrico 3000 W, 4.300 euro.
velocità 70 km/h. Autonomia scooter: 70-90km. Tempo di ricarica: 7-8 ore senza attendere che sia esaurita la carica. Consumo per ogni km: 0,007 euro (valore desunto dai dati dichiarati dal produttore). Consumo annuo corrente: 63euro – assicurazione: circa 100 euro – bollo e altre spese: 0,00 euro.
TOTALE: 163 euro
Si risparmiano 647 euro/anno! In cinque anni sono 3.235 euro risparmiati! Ciò significa che è possibile ammortizzare il maggiore costo iniziale dello scooter elettrico in circa tre anni! Senza contare che per il resto del tempo è tutto guadagnato! Infatti, cambiare le batterie costa non più di 500 euro, però bisogna attendere circa 96.000 km (1.200 cicli di ricarica) con le nuove batterie al litio, cioè circa 11 anni, facendo riferimento al caso precedente. Inoltre, con le nuove batterie al litio si può eseguire la ricarica senza aspettare che la batteria sia completamente esaurita, senza subire l’effetto memoria. In alcuni scooter le batterie sono asportabili, in modo che puoi portare la batteria di riserva dietro oppure tornare a casa e avere già la batteria di ricambio per uscire la sera. Altri hanno la retromarcia oppure dei tasti che permettono di raggiungere la massima potenza in particolari situazioni. Per i più smanettoni c’è perfino la possibilità di collegare la centralina al computer e modificare le prestazioni di velocità e quindi di autonomia. Insomma, stiamo parlando di scooter, non di giocattoli, ma per cambiare c’è bisogno prima di tutto di una rivoluzione culturale!
C’è da dire che in alcune città questa rivoluzione è partita dalle amministrazioni, attraverso incentivi ai cittadini, aree eco pass, dotazione di scooter elettrici ai vigili urbani. Nel nostro comune quali potrebbero essere le iniziative per incentivare l’uso di motori elettrici?
BOXX – compatta, elettrica, efficace la moto tender del 2013
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XOR a TOUR.IT 2012
A Tour.it 2012 le moto a trazione elettrica XOR distribuite da Camperbusiness
Il motore elettrico brushless. Storia.
Il motore elettrico brushless.
Talete di Milleto 2600 anni fa scoprì che l’ambra strofinata con un panno produceva energia elettrica. Stranamente, non sapendo come sfruttare questa reazione, l’umanità ha ignorato l’elettricità per oltre 2000 anni.
Dal 1600 varie macchine elettriche si sono susseguite una dopo l’altra a seconda dell’interesse della scienza e del gusto dell’epoca. Fu solo nel 1600 che la curiosità della cosa saltò fuori con il lavoro di William Gilbert, medico personale della regina Elisabetta 1a. Lo scienziato scoprì che altri materiali, se strofinati, potevano avere l’effetto di attirare corpi leggeri. Si potrebbe quindi dire che il periodo di maggiori scoperte scientifiche era quello dove la scienza veniva utilizzata come mezzo di intrattenimento (XVIII secolo),
Vi è quindi la creazione di macchine da parte di Europa e Stati-Uniti. Il primo mototre rotativo fu inventato dal fisico e matematico Peter Barlow nel 1828. La sua invenzione “la ruota di Barlow” ( chiamata anche “motore di Faraday”) aveva avuto successo grazie alla sua semplicità e intensità, piuttosto forte. Ma questo motore non era in grado di essere utilizzato a livello industriale. Fu solo nel 1705 che Thomas Newcomen sviluppò la prima vera macchina da utilizzo industriale.
Caratteristiche e-scooter XOR
XO2 URBAN TRANSFORMER
XO2: godere del traffico
Con la sua propulsione pulita (elettrica) e potente, il peso leggero, le accelerazioni folgoranti, la sua grande pedana piatta, il centro di gravità molto basso, la sella bassa, la veloce capacità di ruotarsi quasi sul posto, la sua eccezionale maneggevolezza: XO2 é lo scooter ideale per la città e per i percorsi quotidiani.
XO2 vi libera dagli obblighi
Non serve più passare alla pompa di benzina: ti basterà una presa elettrica. Non avrai neanche bisogno di cercarne una in città.
La ricarica?
Come per il vostro telefono cellulare. Veramente veloce: solamente due ore per una ricarica tra l’80% e 100% (secondo i modelli), il tempo di un appuntamento, di un pranzo. Il cavo/caricatore è incorporato nel vano batteria: impossibile dimenticarlo. La batteria è estraibile, su rotelle.
Il sistema è concepito in modo che tu possa non aver bisogno di trasportarla, ma se occore, la stacchi ed é un comodo trolley. L’autonomia è importante. Con XO2 potrete fare 100 Km al giorno con una sola ricarica.
La manutenzione
XO2 non ha bisogno di manutenzione. Niente più revisioni, liquidi, perdite, niente più sfregamento e usura dei pezzi. Dovrete soltanto controllare ogni tanto le pastiglie dei freni e le gomme, cose che potrete fare da soli, senza l’aiuto del garagista.
XO2 sa farsi piccolo quando c’è bisogno
Quando non ne avete più bisogno XO2 si trasforma! Si piega per essere riposto dappertutto, oppure accompagnarvi per spostamenti più lunghi.
Volete parcheggiare e non c’è posto? Non siete sicuri di trovare un posto libero? Vi piacerebbe riporre lo scooter a casa vostra in tutta sicurezza e ripartire il giorno dopo sulla strada a più di 100 Km all’ora? Volete portarlo in treno o in macchina per prolungare un percorso?
XO2 si trasforma in qualche secondo, molto facilmente, in un bagaglio su rotelle di un quarto di metro cubo soltanto!
XOR significa ‘Xtraordinaire Objet sur Route‘, un oggetto straordinario su strada.
XO2 nasce in due versioni:
- XO2 2.5kw, l’equilibrato.
Ideale per la città, gli spostamenti in vacanza, i percorsi tranquilli.
- XO2 8.0kw, il massimo.
Competitivo rispetto ai 125 termici, accelera di più, raggiunge le stesse velocità, si maneggia molto più facilmente, si parcheggia meglio, non inquina etc. Insomma, tutto quello che si puo’ chiedere ad uno scooter del 21° secolo.
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